Concluso l’esame della proposta di legge che modifica le norme sul condono del 2004 da parte della commissione Urbanistica del Consiglio regionale.
Il provvedimento passa alla commissione Bilancio che dovrà esprimersi sulla norma finanziaria.
Illustrate altre due proposte di legge.
La prima, la n. 85, riguarda il ripristino di alcune norme del vecchio “piano casa”.
In particolare, oltre a norme di semplificazione, si prevedono premi di cubatura pari al 20 per cento delle volumetrie esistenti, anche mediante il cambio di destinazione d’uso di locali tecnici.
L’altra, la n. 156, indica ai Comuni l’iter da seguire in caso di traslazione di diritti edificatori da un terreno in cui la cubatura prevista dallo strumento urbanistico non sia più realizzabile per un vincolo imposto nel frattempo a un’altra zona indicata dal proprietario.
Oltre a queste sono sotto osservazione altre tre proposte di legge.
1) il cambio di destinazione d’uso dei fabbricati rurali, che potranno passare a residenziale, turistico ricettivo, socio-assistenziale o anche asili nido su una superficie minima di 45 metri quadri e massima di 300, e altezza standard di 2,70 metri. Per avere il permesso si dovrà pagare il contributo di costruzione, maggiorato del 50 per cento, e ogni unità abitativa dovrà avere come minimo un impianto fotovoltaico da 3 kw.
2) Recupero ad uso abitativo di edifici abbandonati in area rurale, con l’obiettivo di ripopolare zone rurali.
3) Modifica alle norme sul condono edilizio del 2004.
Gerardo Teta
Da La Gazzetta della Capitale n. 4-5-6/2024