Nata dopo la seconda guerra mondiale, soprattutto per evitare isolamento dal resto del mondo, l’Europa, nel 1951, con il Trattato di Parigi, partorisce la CECA – Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio; passano pochi anni e nel 1955 a Messina, soprattutto per migliorare l’espansione economica, viene creata l’unificazione doganale meglio nota come MEC (Mercato Comune Europeo); mentre nel 1957, a Roma, i sei Paesi fondatori – Italia, Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi – firmano il Trattato che istituisce la CEE – Comunità Economica Europea. Il Trattato sull’Unione Europea, firmato a Maastricht il 7 febbraio 1992 ed entrato in vigore il 1° novembre 1993, ha cambiato la denominazione della Comunità Economica Europea in Comunità Europea e con l’aggiunta di nuove forme di cooperazione tra gli stati membri è diventata Unione Europea.
I trattati istitutivi sono stati modificati più volte, ad esempio in occasione dell’entrata di nuovi Stati membri nel 1973, Danimarca, Irlanda e Regno Unito (uscito nel 2020), nel 1981, Grecia, nel 1986, Spagna e Portogallo, nel 1995, Austria, Finlandia, Svezia, 2004, Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Rep.Ceca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, 2007, Bulgaria e Romania e infine nel 2013, Croazia.
Il Trattato, cosiddetto di fusione, firmato a Bruxelles l’8 aprile 1965 e in vigore dal 1° luglio 1967, ha istituito un Consiglio unico e una Commissione unica delle allora tre Comunità europee. L’Atto Unico Europeo (AUE), firmato il 28 febbraio 1986 a Lussemburgo e all’Aia ed entrato in vigore il 1° luglio 1987, ha disposto gli adattamenti richiesti per completare il mercato interno.
Il Trattato di Amsterdam, firmato il 2 ottobre 1997, ed entrato in vigore il 1° maggio 1999, ha emendato i trattati UE e CE e ha introdotto un sistema di numerazione per gli articoli del trattato UE (precedentemente designati con delle lettere).
Il Trattato di Nizza, del 26 febbraio 2001, entrato in vigore il 1° febbraio 2003, ha ulteriormente modificato i trattati UE e CE apportando cambiamenti a livello del funzionamento delle istituzioni dell’UE e introducendo come regola generale, al posto del voto all’unanimità, il voto a maggioranza qualificata per molti settori del processo decisionale dell’UE.
Nel 2020 il Regno Unito è uscito dalla UE. Quindi gli Stati membri sono passati da 28 a 27.
La bandiera dell’UE, con 12 stelle, rappresenta non solo il simbolo dell’Unione Europea ma anche quello dell’Unità, Solidarietà e Identità. In Italia si voterà l’8 e il 9 giugno per eleggere i nuovi deputati del Parlamento Europeo (attualmente 705).
Gerardo Teta
Da La Gazzetta della Capitale n. 2/2024